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COMBATTERE L’INSONNIA PRIMAVERILE CON IL CIBO CHE MANGIAMO TUTTI I GIORNI

Dormire bene ci fa vivere bene: svegliarsi riposati dopo un sonno ristoratore ci permette di affrontare con più voglia ed energia i problemi quotidiani.

Per molti però questo è solo un sogno e il rapporto con il sonno è più simile ad un incubo.
Le cause dell’insonnia possono essere diverse (stress, ansia, depressione, dolori, problemi respiratori, etc) e diverse sono le forme in cui si presenta: difficoltà ad addormentarsi, continui risvegli nel cuore della notte, sveglia prima dell’alba senza più riuscire a riprendere sonno.

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Il risultato finale è, in ogni caso, che al suono della sveglia avresti tanta voglia di restare a letto e quello che ti aspetta nella giornata ti sembra una montagna impossibile da scalare.
Nel periodo primaverile spesso questi disturbi si accentuano perché l’aumento delle ore di luce riduce i livelli di melatonina, l’ormone che regola il sonno e la cui produzione viene inibita dalla luce.
Riuscire ad avere un sonno ristoratore diventa in questo momento dell’anno perciò ancora più difficile.
Per dormire meglio possiamo però trovare un aiuto fondamentale dai cibi che scegliamo di portare in tavola ogni giorno, impostando l’alimentazione sui principi del metodo che ho sviluppato: il metodo giusti®.
Prima di tutto vanno scelti alimenti di qualità con proprietà sedative e miorilassanti.
L’alimentazione va poi impostata secondo i giusti ritmi della giornata, mantenendo nella prima parte i cibi maggiormente attivanti e nella seconda quelli più rilassanti.
Gli abbinamenti tra i cibi infine vanno fatti con l’obiettivo di rendere più facile la digestione e impegnare e stressare il corpo il meno possibile.
Alcuni cibi possiedono la capacità di sedare il sistema nervoso grazie all’alto contenuto di triptofano biodisponibile. Il triptofano è un aminoacido precursore della serotonina, il neurotrasmettitore della serenità e della tranquillità. Basti pensare che la maggior parte dei farmaci per la cura della depressione mista ad ansia agiscono aumentando i livelli della serotonina nel sistema nervoso.
Tra i cibi ricchi di triptofano possiamo scegliere: tutti i cereali meglio se integrali e in particolare l’avena, i legumi, il cacao e la cioccolata, le mandorle.
Alcuni cibi hanno poi la proprietà di aiutare il sonno grazie alla presenza di specifiche sostanze nutraceutiche con potere sedativo diretto sul sistema nervoso.
Un esempio è quello della lattuga, da consumare ripassata in olio extravergine di oliva per renderla più digeribile, che contiene una sostanza lattiginosa, il lactucarium, che ha effetti simili all’oppio.
Altri esempi sono quelli della valeriana e del basilico, costituente principale del pesto alla genovese, una ricetta con un particolare effetto sedativo.
I cibi invece più rilassanti per la muscolatura sono quelli ricchi di potassio come le patate, le zucchine, le albicocche, le banane.
I semi di girasole, di sesamo e di zucca, sono invece ricchi di magnesio, minerale essenziale per l’equilibrio e la distensione del sistema nervoso.
Per quanto riguarda la scelta dei cibi in relazione ai diversi momenti della giornata è fondamentale posizionare a pranzo i cibi più attivanti perché stimolano il surrene a produrre adrenalina e cortisolo, come le proteine della carne, del pesce e dell’uovo, mentre i cereali più rilassanti come pasta riso o avena alla sera.
Meglio evitare di assumere sostanze nervine come caffè e the nelle ore serali, preferendo tisane fatte con piante rilassanti come valeriana, verbena, passiflora.
Per quanto riguarda gli abbinamenti all’interno dei pasti meglio abbinare a pranzo all’ alimento proteico un tipo di verdura cruda in modo da facilitarne la digestione e a cena al piatto di pasta o altri cereali una verdura cotta in olio extravergine di oliva in modo da accelerare la metabolizzazione degli zuccheri.

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Dott.ssa Dora Primomo

Biologa nutrizionista Laureata in Biologia Molecolare presso l’Università di Padova e specializzata in Scienze dell’Alimentazione presso l’Università di Firenze. 

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