Olio extravergine d’oliva senza limiti 

“Massimo due cucchiai d’olio al giorno”

Quante volte te lo sei sentito ripetere?

Uno degli errori più gravi e dannosi della dietologia degli ultimi anni è stato quello di limitare, se non addirittura bandire l’olio d’oliva dalla tavola.

Un consiglio assurdo e decisamente poco appetitoso: condire una bella insalatona con un solo cucchiaino d’olio renderà il tuo pasto molto meno gustoso di quanto potrebbe diventare.

Il risultato? Già dopo la seconda insalatona scondita, i tuoi buoni propositi svaniranno rapidamente.

L’olio è una ricchezza, a noi piace definirlo “oro liquido”.

Tra l’altro, viviamo in un Paese che ci regala olio di altissima qualità, per quale motivo dovremmo privarcene?

Ecco perché assumere liberamente l’olio extravergine d’oliva è il secondo pilastro del Metodo Giusti.

Quando diamo questo consiglio ai nostri pazienti, ogni volta la prima – comprensibile – reazione è di incredulità. Quando però si accorgono che, facendo finalmente pace con l’olio d’oliva, non solo non ingrassano, ma riescono a ridurre il giro vita e a raggiungere (e mantenere più a lungo) la sazietà, ci ringraziano sempre per aver aperto loro gli occhi sulle proprietà di un alimento che avevano sempre considerato un acerrimo nemico.

Non avere più limitazioni in questo senso, inoltre, giova anche alla vita sociale, perché diventa molto più facile gestire le uscite a cena con il partner o con gli amici. A nessuno piace dover ordinare al cameriere cibi sconditi, cotti alla griglia e senza olio, soprattutto davanti agli altri commensali.

Puoi quindi utilizzare l’olio liberamente, e non solo quello aggiunto a crudo alle insalate o alle pietanze già cotte: il Metodo Giusti raccomanda proprio le cotture in padella nell’olio,

fritture comprese (basta che siano fatte in olio d’oliva, perché tiene la temperatura di fumo altissima).

Naturalmente più l’olio va cotto, più è necessario che sia di alta qualità: scegli sempre olio extravergine d’oliva, e non buttarti mai sulla versione più economica che trovi al supermercato.

Attenzione, però, a fare gli Abbinamenti Giusti (come recita il primo pilastro del Metodo Giusti): una buona frittura fatta in olio d’oliva ha bisogno di essere combinata nel modo giusto.

Le fritture si devono sempre consumare in combinazione con una bella porzione di verdura cruda e frutta, perché forniscono la quota di zuccheri e di acqua di vegetazione necessari al fegato per prepararsi al surplus di lavoro metabolico a cui la frittura lo costringe.

Considera il tuo fegato come un’auto potente e performante che intendi lanciare ai 300 km/h: se non vuoi rinunciare a performance e sicurezza, devi munire il tuo mezzo di un carburante adeguato!

Insomma, l’olio sazia, stimola, depura, conserva.

È fondamentale per dare una forte scossa ai processi metabolici (in particolare a quelli sostenuti dal fegato), ed è in grado di accelerare le funzioni di drenaggio e disintossicazione del tuo organismo.

E poi conferisce più sapore ai tuoi piatti, aiutandoti ad assumere cibi che ti fanno bene ma che, sconditi, proprio non ti attraggono.

Perché mai dovresti rinunciare all’oro liquido, vero segreto della dieta mediterranea?

Ecco perché il secondo pilastro del Metodo Giusti è usare liberamente l’olio extravergine d’oliva!

Dott.ssa Emiliana Giusti

Medico Nutrizionista, Laureata in Medicina e Chirurgia, specialista in Scienze dell’Alimentazione presso l’Università di Padova.

Divulgatrice scientifica, autrice dei bestseller “Il Metodo Giusti” e “Cibo in rosa” e ideatrice dell’App Combiyou.

Altri post che potrebbero interessarti